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I nostri articoli

Sembra impossibile, ma non lo è: si può infatti ridurre l’utilizzo di pesticidi senza sacrificare la produttività o la redditività di un raccolto.

Vitigni migliorati grazie all’editing genomico: in avvio il progetto di ricerca NeosVine

Gli effetti del cambiamento climatico e della crescita demografica aprono scenari nuovi per l’agricoltura, mettendo ricercatori e agricoltori di fronte a nuovi obiettivi da raggiungere; oggi, infatti, l’aumento della produzione agricola non può prescindere dalla riduzione del suo impatto ambientale. In questa prospettiva, la ricerca nel settore delle biotecnologie verdi sta indagando i genomi delle piante per migliorare le capacità di adattamento e la resistenza delle specie vegetali alle variazioni climatiche e all’attacco di patogeni e parassiti, senza però alterare le caratteristiche genetiche delle varietà coltivate.

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Ridurre i pesticidi e non perdere il raccolto

Sembra impossibile, ma non lo è: si può infatti ridurre l’utilizzo di pesticidi senza sacrificare la produttività o la redditività di un raccolto. A sostenerlo è uno studio condotto da cinque ricercatori francesi, quattro dei quali appartenenti all’INRA (dell’Institut National de la Recherche Agronomique), uno dei principali centri di ricerca europei sull’agricoltura. Lo studio, pubblicato recentemente su una delle principali riviste scientifiche al mondo (Nature Plants), analizza 946 aziende francesi a regime non biologico e specializzate in grandi coltivazioni. Nicolas Munier-Jolain, ricercatore (INRA, Francia) e co-autore di questo studio, sostiene che in alcuni casi sia possibile ridurre anche del 42% senza subire un danno economico.

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Pensavo fosse cernia invece era pangasio

Più spesso di quanto immaginiamo, il pesce che compriamo non è quello indicato dall’etichetta. Soprattutto se si tratta di pesce lavorato o semi-lavorato, ad esempio venduto in filetti, quando anche l'occhio più esperto può essere ingannato. Il guadagno per chi ce lo vende, di fronte a un rischio molto basso di essere scoperti, può essere anche molto alto:ad esempio il pangasio ha un prezzo sul mercato di 5 euro al chilo, e viene spesso venduto come cernia al triplo del prezzo.  Ma in un futuro molto prossimo, grazie all'analisi delle differenze esistenti tra le varie specie a livello di DNA e proteine, sarà possibile verificare con certezza se il pesce che abbiamo comprato corrisponde a quanto indicato dal venditore.

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